Broken breath è stato il primo film italiano a essere selezionato nella fase finale dell'Ocean Film Festival.
Mike Maric, primatista mondiale di apnea e ricercatore, insegna alle persone a respirare, che siano campioni olimpionici o persone comuni. Questa è la storia di come ha iniziato a farlo.
Nel 2005 Mike, al culmine del suo percorso di atleta, perde il suo migliore amico in un incidente in mare. Filippo era anche l’assistente più fidato di Mike durante le sue gare di apnea e la sua scomparsa prematura gli provoca una ferita molto dolorosa, tanto da spingerlo ad abbandonare l’agonismo. Mike entra in una crisi profonda.
Viaggia tra le Hawaii e le Bahamas alla ricerca di una luce, inseguendo un contatto con la natura incarnata dal suo animale guida, il delfino, simbolo del ciclo vitale di morte e rinascita.
Dall’incontro con questi meravigliosi mammiferi Mike ritrova un nuovo e più profondo equilibrio. La sua formazione scientifica, unita all’esperienza di apneista, diventa stimolo per intraprendere un percorso di ricerca dell’apparato respiratorio. Nel giro di pochi anni Mike mette a punto un metodo di allenamento del respiro e diventa coach di atleti olimpionici del calibro di Filippo Magnini, Federica Pellegrini, Arianna Errigo, Sara Cardin e Igor Cassina tra gli altri, contribuendo a molti dei loro successi internazionali con gli allenamenti eseguiti in Y-40, la piscina con acqua termale più profonda del mondo.
Il trauma causato da un lutto è stato occasione per affrontare un percorso di rinascita. L’apnea per Mike è la perfetta sintesi del processo vitale cui assistiamo ogni volta che compiamo un atto respiratorio.
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